Podere La Torre

Da tre generazioni al servizio della terra e del consumatore

Sembra quasi dominare l’Alta Valle del Rubicone Roncofreddo. Un piccolo paese nei pressi di Cesena che segna il confine fra l’urbanizzazione e la natura incontaminata e selvatica. Luogo molto apprezzato dagli amanti dei trekking e delle escursioni, è anche sede di un’azienda che vuole fare del recupero del selvatico tipico della zona, uno dei suoi punti cardine. Si tratta del Podere la Torre, che da ormai tre generazioni si prende cura del territorio e del consumatore.

“Si tratta del Podere la Torre, che da ormai tre generazioni si prende cura del territorio e del consumatore.”

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Una piccola azienda a conduzione familiare sui Colli del Rubicone, che si dedica alla produzione di olio, vino e frutti locali. Quello legato all’olio d’oliva è diventato ormai il simbolo del mondo che ruota attorno all’azienda. Premi e riconoscimenti continui lo dimostrano. Quello che fa la differenza, oltre alla cura e all’impegno che viene messo in ogni singola attività, è la varietà. Sono infatti presenti 20 cultivar differenti, alcune autoctone e altre importate da altre regioni. Tra di esse, quella che più è importante ai fini del recupero e della reintroduzione è la cultivar Selvatico, tipica e caratteristica di questa zona dell’Emilia-Romagna.

“Una piccola azienda a conduzione familiare sui Colli del Rubicone, che si dedica alla produzione di olio, vino e frutti locali”

il Podere la Torre, grazie alla famiglia Buratti- Bernabini, riesce oggi a produrre una selezione limitata di eccellenti oli d’oliva monocultivar. Una tradizione secolare per la zona del Rubicone, anche se poco nota e abbandonata nel corso del tempo. Un’impresa familiare dove Demetrio, oggi a capo dell’azienda, ha appreso tutto il suo bagaglio culturale in ambito di agricoltura dal padre Learco e dalla madre Antonella.

Tutto iniziò dai vigneti, il primo acquisto che la famiglia fece per far fronte allo spopolamento delle zone collinari. Seguirono poi i frutteti e solo alla fine giunsero gli uliveti, oggi emblema del Podere la Torre. Un lavoro di squadra, dove padre e figlio sono tornati sui libri di scuola per imparare le tecniche di coltivazione. Un percorso che ha compreso anche l’analisi sensoriale, indispensabile per conferire all’olio le giuste proprietà organolettiche.

“Un lavoro di squadra, dove padre e figlio sono tornati sui libri di scuola per imparare le tecniche di coltivazione.”

Tecniche tradizionali, dove la velocità delle lavorazioni è alla base di un’annata di qualità. Il tutto gestito per evitare rifiuti e in chiave sostenibile. Anche i noccioli delle olive vengono successivamente impiegati come pellet. La produzione è varia proprio per soddisfare le esigenze di ogni degustatore e consumatore. Tra i clienti non sono presenti solamente privati, ma anche cuochi e ristoratori che hanno visto nel Podere la Torre la nuova svolta nel mondo dell’olio d’oliva.

“..cuochi e ristoratori che hanno visto nel Podere la Torre la nuova svolta nel mondo dell’olio d’oliva.”

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Le.Ko

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